Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia (MUST) di Milano arricchisce ulteriormente la propria offerta con DIGITAL AESTHETICS, un programma permanente di installazioni di arte digitale a cui IBSA Foundation per la ricerca scientifica contribuisce con due prime installazioni: ROBOTIC VOICE ACTIVATED WORD KICKING MACHINE di Neil Mendoza e CHROMATA di Michael Bromley.
Il programma DIGITAL AESTHETICS è volto ad aprire nuovi scenari di riflessione ed esplorazione dei linguaggi digitali, delle relazioni con l’intelligenza artificiale e delle connessioni tra innovazioni tecnologiche e processi creativi artistici, con l’obiettivo di individuare relazioni e possibilità.
Le installazioni scelte ed esposte al Museo ispirano e contribuiscono allo sviluppo di attività di approfondimento per un pubblico ampio: studenti, insegnanti, adulti partecipano a workshop nei laboratori interattivi e a momenti di confronto e dialogo con artisti e creativi.
«L’arte moderna che sfocia nel digitale pone la persona al centro dell’opera, come parte attiva chiamata a interpretare e anche a interagire»: a sottolinearlo è Giacinto Di Pietrantonio, Professore di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e curatore del progetto per IBSA Foundation.
«Il ruolo partecipativo della persona è alla base dell’approccio condiviso sia da IBSA Foundation sia dal Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano – aggiunge il Professore Di Pietrantonio – e il mescolarsi di arte e tecnologia supporta il ruolo della cultura come guida per le generazioni future, parlando il loro stesso linguaggio.»
DIGITAL AESTHETICS rientra nel piano di attività di Mission Partnership avviato nel corso del 2021 in risposta alla crisi pandemica e che vede imprese e fondazioni dare il proprio supporto al MUST per proseguire nell’attuazione del proprio programma educativo e culturale.
IBSA Foundation per la ricerca scientifica ha risposto per prima all’appello, diventando Partner Scientifico per le iniziative del Museo, rinnovando una collaborazione nata già nel 2019 con il fine di dare un contributo concreto allo sviluppo del legame tra Arte e Scienza e ai progetti di divulgazione della cultura scientifica.
«Molte attività del MUST di questi ultimi anni sono state realizzate grazie al sostegno di IBSA Foundation: una sorta di investitore entusiasta sulla nostra capacità di innovazione, sulle nostre idee, oltre che un sensibile sostenitore dei nostri progetti e, adesso, anche della nostra missione», spiega Giovanni Crupi, Direttore Sviluppo del Museo.
Le installazioni degli artisti Mendoza (che combina cultura, elettronica e software con l’idea di dare vita a oggetti e spazi inanimati per provocare una riflessione più profonda sugli ecosistemi che ci governano) e Bromley (che ha realizzato moltissimi progetti open source che consentono all’utente di usare il codice come strumento creativo) sono capaci di proiettare il pubblico nel futuro in modo innovativo e coinvolgente.
L’installazione ROBOTIC VOICE ACTIVATED WORD KICKING MACHINE di Neil Mendoza, il cui accesso è compreso nel biglietto d’ingresso, sarà sempre disponibile per i visitatori negli orari di apertura del Museo.
È un’esplorazione surreale del linguaggio e della nostra strana relazione nel parlare con le macchine come, per esempio, con gli assistenti vocali basati sull’intelligenza artificiale: l’opera consente di riflettere e vedere con un nuovo punto di vista questa relazione tra analogico e digitale, fisico e virtuale.
L’installazione CHROMATA di Michael Bromley è, invece, fruibile dai visitatori all’interno del programma di attività per il pubblico del nuovo laboratorio Future Inventors, realizzato nell’ambito del progetto di educazione alle materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) sviluppato dal Museo con il supporto di Fondazione Rocca.
Chromata è un software generativo capace di rielaborare immagini riproducendole secondo colori e geometrie inaspettate: scegliendo un’immagine, il pubblico potrà provare a farla rielaborare da Chromata e seguirne l’evoluzione attraverso proiezioni interattive per un’esperienza estetica altamente immersiva (QUI IN ALTO IL SOMMERGIBILE TOTI DEL MUSEO SCIENZA RIELABORATO DA CHROMATA).
Tutte le informazioni sul programma DIGITAL AESTHETICS sono disponibili attraverso il sito web del Museo della Scienza e della Tecnologia.
Emanuela Pirré